14 dicembre 2022 - “Fiore di roccia” di Ilaria Tuti
Titolo: Fiore di roccia
Autore: Ilaria Tuti
Anno di prima pubblicazione: 2020
Pagine: 320
In breve
Il libro racconta un pezzo di storia troppo a lungo dimenticata: quella delle Portatrici carniche, che sono diventate anche loro soldati, a fianco degli alpini, fonte della loro resistenza.(fonte illibraio.it)
Discussione
Le lettrici sono tutte concordi sul fatto che l'autrice abbia una scrittura stupenda e che sia bravissima nella descrizione della natura. Una lettrice dichiara di essere stata completamente assorbita dalla lettura e di aver sentito ogni singola emozione descritta come se l'avesse vissuta sulla sua pelle. Un'altra lettrice, invece, ritiene che, in alcuni punti, la scrittrice indugi troppo nei particolari facendo perdere ritmo alla narrazione.
Quasi tutte le lettrici non conoscevano la storia di queste donne prima della lettura del libro e sono tutte concordi nel ritenere che fosse assolutamente da raccontare. Una lettrice, invece, conosceva già la storia per ave letto il libro di Aldo Cazzullo “La guerra dei nostri nonni”.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e non equamente divisi tra figure negative e positive, con una preponderanza di queste ultime.
Una lettrice evidenzia che il libro è pieno di valori positivi e oggi forse un po' dimenticati.
L'episodio della crisi di coscienza della portatrice che, avendo sulle spalle una gerla di proiettili, si sente in colpa per alimentare in qualche modo lo spargimento di sangue fa riflettere molto soprattutto se si rivolge uno sguardo all'attualità e alla guerra attualmente in corso in Ucraina.
Per una lettrice il finale è un po' scontato e sdolcinato. Alla fine ci siamo tutte divertite ad elencare gli spunti reali da cui sono state tratte le storie raccontate. Una lettrice ha raccontato di essersi molto sorpresa nell'apprendere che alcuni avvenimenti ritenuti inverosimili fossero tratti proprio da eventi realmente accaduti.
Per tutte il libro è un grande grido di dolore contro l'assurdità della guerra.
L’autore
Ilaria Tuti (Gemona del Friuli, 1976) ha studiato Economia. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il thriller Fiori sopra l'inferno, edito da Longanesi nel 2018, è il suo libro d'esordio. Tra i suoi libri ricordiamo anche: Ninfa dormiente (Longanesi, 2019) e Fiore di roccia (Longanesi, 2020). Del 2021 il romanzo La luce della notte, il ritorno dell'amatissima Teresa Battaglia in un romanzo di rinascita e speranza. Sempre per Longanesi pubblica nel 2021, Figlia della cenere e nel 2022, Come vento cucito alla terra. (fonte ibs.it)
Autore: Ilaria Tuti
Anno di prima pubblicazione: 2020
Pagine: 320
In breve
Il libro racconta un pezzo di storia troppo a lungo dimenticata: quella delle Portatrici carniche, che sono diventate anche loro soldati, a fianco degli alpini, fonte della loro resistenza.(fonte illibraio.it)
Discussione
Le lettrici sono tutte concordi sul fatto che l'autrice abbia una scrittura stupenda e che sia bravissima nella descrizione della natura. Una lettrice dichiara di essere stata completamente assorbita dalla lettura e di aver sentito ogni singola emozione descritta come se l'avesse vissuta sulla sua pelle. Un'altra lettrice, invece, ritiene che, in alcuni punti, la scrittrice indugi troppo nei particolari facendo perdere ritmo alla narrazione.
Quasi tutte le lettrici non conoscevano la storia di queste donne prima della lettura del libro e sono tutte concordi nel ritenere che fosse assolutamente da raccontare. Una lettrice, invece, conosceva già la storia per ave letto il libro di Aldo Cazzullo “La guerra dei nostri nonni”.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e non equamente divisi tra figure negative e positive, con una preponderanza di queste ultime.
Una lettrice evidenzia che il libro è pieno di valori positivi e oggi forse un po' dimenticati.
L'episodio della crisi di coscienza della portatrice che, avendo sulle spalle una gerla di proiettili, si sente in colpa per alimentare in qualche modo lo spargimento di sangue fa riflettere molto soprattutto se si rivolge uno sguardo all'attualità e alla guerra attualmente in corso in Ucraina.
Per una lettrice il finale è un po' scontato e sdolcinato. Alla fine ci siamo tutte divertite ad elencare gli spunti reali da cui sono state tratte le storie raccontate. Una lettrice ha raccontato di essersi molto sorpresa nell'apprendere che alcuni avvenimenti ritenuti inverosimili fossero tratti proprio da eventi realmente accaduti.
Per tutte il libro è un grande grido di dolore contro l'assurdità della guerra.
L’autore
Ilaria Tuti (Gemona del Friuli, 1976) ha studiato Economia. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il thriller Fiori sopra l'inferno, edito da Longanesi nel 2018, è il suo libro d'esordio. Tra i suoi libri ricordiamo anche: Ninfa dormiente (Longanesi, 2019) e Fiore di roccia (Longanesi, 2020). Del 2021 il romanzo La luce della notte, il ritorno dell'amatissima Teresa Battaglia in un romanzo di rinascita e speranza. Sempre per Longanesi pubblica nel 2021, Figlia della cenere e nel 2022, Come vento cucito alla terra. (fonte ibs.it)