16 febbraio 2017 - "La famiglia Manzoni" di Natalia Ginzburg
Titolo: La famiglia Manzoni
Autore: Natalia Ginzburg
Anno di prima pubblicazione: 1983
Pagine: 362
In breve
Il testo ha la forma del romanzo epistolare, dove l’autrice tenta di narrare, imparzialmente e con freddo distacco le vicende della famiglia Manzoni, cercando di non esaltare la figura dello scrittore come autore, bensì come componente della famiglia. L’autrice racconta la storia del poeta con la semplice successione dei fatti, in modo da lasciare alla storia il compito di spiegarsi da sola. Ciò che emerge da questa biografia è il carattere del Manzoni, il quale si rivela essere sensibile e pieno di fobie e nevrosi, che tuttavia mostrano quali siano le motivazioni che hanno portato lo scrittore ad avere un simile successo.
Discussione
I più lo hanno letto con discreta fatica, alcuni non lo hanno terminato. Nessuno contesta lo stile della scrittrice, che è senza paragoni, ma la scelta di riportare intere lettere dei protagonisti, sebbene testimoni il grande lavoro fatto, rende a tratti pesante la narrazione.
Nonostante la difficoltà di lettura, più che piaciuto, è interessato ad alcuni per conoscere un'epoca tanto diversa dalla nostra: lo stile di vita, il modo di relazionarsi con gli altri, anche con i componenti della propria famiglia, il modo di curare le malattie, di affrontare viaggi e cambiamenti.
A chi ha amato il Manzoni scrittore, il Manzoni uomo delude un po' soprattutto nel rapporto così freddo con i figli, quasi assente. Sempre troppo concentrato nel suo lavoro e poco attento ai bisogni "del cuore" dei figli.
L'autore
Scrittrice italiana nata a Palermo del 1916. Nel 1938 ha sposato Leone Ginzburg, e con lui e con i figli ha patito il confino per antifascismo dal 1940 al 1943. Nel 1950 ha sposato in seconde nozze lo scrittore Gabriele Baldini.
Ha vissuto a lungo a Torino, ed è stata redattrice della Casa editrice Einaudi.
I suoi libri di narrativa, di memorie ("Lessico famigliare", 1963, premio Strega), di saggi ("La famiglia Manzoni", 1983) sono caratterizzati da una scrittura nitida e sommessa e da un sottile impasto tonale che va dall’ironia alla saggezza, adatto a cogliere i piccoli gesti esemplari della vita quotidiana.
Nel 1983 Natalia viene eletta in Parlamento nelle liste del Partito Comunista Italiano, come indipendente, dove si impegna, animata da grande senso di giustizia e passione in cause umanitarie importanti. Muore nell'ottobre del 1991, nella sua casa romana.
Autore: Natalia Ginzburg
Anno di prima pubblicazione: 1983
Pagine: 362
In breve
Il testo ha la forma del romanzo epistolare, dove l’autrice tenta di narrare, imparzialmente e con freddo distacco le vicende della famiglia Manzoni, cercando di non esaltare la figura dello scrittore come autore, bensì come componente della famiglia. L’autrice racconta la storia del poeta con la semplice successione dei fatti, in modo da lasciare alla storia il compito di spiegarsi da sola. Ciò che emerge da questa biografia è il carattere del Manzoni, il quale si rivela essere sensibile e pieno di fobie e nevrosi, che tuttavia mostrano quali siano le motivazioni che hanno portato lo scrittore ad avere un simile successo.
Discussione
I più lo hanno letto con discreta fatica, alcuni non lo hanno terminato. Nessuno contesta lo stile della scrittrice, che è senza paragoni, ma la scelta di riportare intere lettere dei protagonisti, sebbene testimoni il grande lavoro fatto, rende a tratti pesante la narrazione.
Nonostante la difficoltà di lettura, più che piaciuto, è interessato ad alcuni per conoscere un'epoca tanto diversa dalla nostra: lo stile di vita, il modo di relazionarsi con gli altri, anche con i componenti della propria famiglia, il modo di curare le malattie, di affrontare viaggi e cambiamenti.
A chi ha amato il Manzoni scrittore, il Manzoni uomo delude un po' soprattutto nel rapporto così freddo con i figli, quasi assente. Sempre troppo concentrato nel suo lavoro e poco attento ai bisogni "del cuore" dei figli.
L'autore
Scrittrice italiana nata a Palermo del 1916. Nel 1938 ha sposato Leone Ginzburg, e con lui e con i figli ha patito il confino per antifascismo dal 1940 al 1943. Nel 1950 ha sposato in seconde nozze lo scrittore Gabriele Baldini.
Ha vissuto a lungo a Torino, ed è stata redattrice della Casa editrice Einaudi.
I suoi libri di narrativa, di memorie ("Lessico famigliare", 1963, premio Strega), di saggi ("La famiglia Manzoni", 1983) sono caratterizzati da una scrittura nitida e sommessa e da un sottile impasto tonale che va dall’ironia alla saggezza, adatto a cogliere i piccoli gesti esemplari della vita quotidiana.
Nel 1983 Natalia viene eletta in Parlamento nelle liste del Partito Comunista Italiano, come indipendente, dove si impegna, animata da grande senso di giustizia e passione in cause umanitarie importanti. Muore nell'ottobre del 1991, nella sua casa romana.