16 marzo 2017 - "Troppa felicità" di Alice Munro
Titolo: Troppa felicità
Autore: Alice Munro
Anno di prima pubblicazione: 2009
Pagine: 327
In breve
E' una raccolta dei seguenti racconti: Dimensioni, Racconti, Wenlock Edge, Buche-profonde, Radicali liberi, Faccia, Certe Donne, Bambinate, Legna, Troppa felicità (racconto basato sulla vita di Sof'ja Vasil'evna Kovalevskaja matematica, attivista e scrittrice russa).
Discussione
Quello che è stato amato meno della raccolta è quello che accomuna la maggior parte dei racconti in essa contenuti ossia il non sembrare conclusi, il lasciare sospeso il lettore e anche il fatto di dover essere in qualche modo interpretati. Comune è, infatti, alla fine della lettura, la sensazione di essersi persi qualcosa, di non aver capito fino in fondo cosa volesse comunicare l'autrice.
Quello che colpisce tutti è lo stile magistrale della scrittura e il fatto che, nonostante tematiche spesso drammatiche, l'autrice sia capace di raccontare con naturalezza anche gli aspetti peggiori dell'animo umano senza giudizio, quasi con distacco e durezza.
Piace lo scavo approfondito nella psicologia dei personaggi che, pur mettendo in luce gli aspetti peggiori dell'animo umano, riesce a non generare ansia, ossia a trattare con naturalezza anche situazioni drammatiche estreme. Una lettrice evidenzia la negatività dei personaggi maschili che ne escono sempre abbastanza male. Un'altra fa notare come i personaggi siano sempre essenzialmente dei perdenti che però in qualche modo riescono a riscattarsi e questo è l'aspetto positivo in mezzo a tanta drammaticità nelle storie.
Una lettrice fa notare come le aspettative create dal titolo siano completamente disattese perché i racconti sono molto drammatici anche se alla fine è riuscita a trovare molta ironia nascosta tra le pagine e così è riuscita a rivedere anche il titolo in senso ironico.
Alcuni sottolineano, però, la mancanza di eleganza in alcuni passaggi, l'autrice risulta leggermente sboccata quando sembra non essercene bisogno.
Una lettrice ha amato particolarmente l'ultimo racconto per le atmosfere antiche da grande romanzo russo, un'altra ancora, invece, lo ha amato perché è sempre molto colpita dalle storie di donne forti che riescono ad emergere nonostante le difficoltà mutuate dal genere e dal periodo storico avverso.
Una lettrice ci informa che il film "Julieta" (2016) di Pedro Almodóvar è ispirato a tre racconti ("Fatalità", "Fra poco", "Silenzio" della raccolta “In fuga” - 2004) della Munro.
L'autore
Alice Munro è la più importante autrice canadese vivente, "maestra del racconto contemporaneo", come si legge nella motivazione del premio Nobel per la Letteratura vinto nel 2013.
È nata a Wingham Ontario nel 1931. I suoi racconti, ambientati perlopiù nelle piccole cittadine dell’Ontario sudoccidentale, mescolano osservazione precisa della realtà sociale e introspezione psicologica, e si caratterizzano per la raffinatezza formale.
Temi prediletti sono i problemi delle ragazze durante l’adolescenza, il loro rapporto con la famiglia e con l’ambiente circostante, il matrimonio, il divorzio, la vecchiaia, la solitudine.
Ha pubblicato numerose raccolte di racconti e un romanzo. Fra i molti premi letterari ricevuti, per tre volte il Governor General's Literary Award in Canada, il National Book Critics Circle Award negli Stati Uniti e il Man Booker International Prize.