16 marzo 2023 - “Due donne. Passing” di Nella Larsen
Titolo: Due donne - Passing
Autore: Nella Larsen
Anno di prima pubblicazione: 1929
Pagine: 166
In breve
Nello splendore crepuscolare degli anni Venti, mentre tutta una generazione scampata al massacro della guerra si riprende la vita con l'avidità del presente, New York vibra di un'energia potentissima, e Harlem, in particolare, conosce una stagione creativa senza precedenti. Dentro questo nido sociale, Irene Redfield, sposata a un medico che le garantisce protezione e distanza, vive una tranquilla esistenza borghese. Ma un incontro fortuito arriva a incrinare le apparenti certezze di Irene. È Clare Kendry, un'amica d'infanzia, che rispunta dal passato con i suoi segreti. Primo fra tutti, il fatto che è nera ma si fa passare per bianca, nascondendo al mondo, marito razzista compreso, la sua vera identità. La relazione tra le due donne, allora, si fa densa di bugie, di sotterfugi e alla fine di minacce, dietro le quali Irene cova gelosie, rivalità e paura. E l'apparente cordialità che le lega è destinata a incrinarsi.(fonte ibs.it)
Discussione
Non a tutte è piaciuto lo stile di scrittura o semplicemente la storia, molte hanno evidenziato che non si sono sentite coinvolte durante la lettura. E' risultato, però, interessante per tutte l'ambientazione – New York fine anni Venti del '900 - e la situazione particolare delle persone di sangue misto che, non avendo tratti caratteristici delle persone di colore, avrebbero potuto, volendo, farsi passare per bianche .
Una lettrice ricorda il film “Lo specchio della vita” (1934, con un remake del 1959) che tratta lo stesso argomento ma nient'altro in letteratura.
Quasi nessuna ha apprezzato il finale aperto alle diverse interpretazioni.
Una lettrice, invece, ha apprezzato sopratutto la modernità e la sensibilità psicologica dimostrata dall'autrice nel descrivere le dinamiche del rapporto tra le due protagoniste (Irene che sceglie di dichiararsi al mondo come persona di colore e Clare che nasconde le sue origini miste e sceglie di dichiararsi bianca anche con il marito razzista). Alcune lettrici evidenziano che Irene e Clare sono il doppio, l'immagine capovolta, l'una dell'altra.
Altre lettrici fanno notare che le due protagoniste del romanzo si muovono, come del resto fu per l'autrice, in un sistema non solo razzista ma anche sessista. Sì perché l'altro aspetto che emerge dalla lettura è la condizione femminile nella società di quegli anni e le ulteriori difficoltà, in quanto donne, di trovare un posto nel mondo. Le protagoniste tentano strade differenti, l'una abbracciando completamente il ruolo di madre di famiglia inserita nella comunità nera di Harlem e negli obblighi sociali che questa comporta, l'altra costruendo una famiglia, come richiesto alle donne dell'epoca, ma cercando sempre di sfuggire a questo ruolo e adottando nei confronti del resto del mondo una serie di comportamenti seduttivi il cui scopo è quello di sentirsi amata.
In ogni caso nessuna delle due è felice. Anche la scelta di stare dall'una o dall'altra parte della “color line” (seppur con sporadiche incursioni nel lato opposto) non le ha rese completamente felici. Ognuna, infatti ha dovuto rinunciare a qualcosa. Una ha perso le sue origini e il sentimento di comunità fornito da Harlem, l'altra è costantemente in pena per i suoi figli costretti a vivere in una società che, nel migliore dei casi, li emargina.
La società le ha costrette a scegliere da che parte della “color line” stare ma quello che forse emerge è la necessità di un approccio diverso, magari l'idea di abbracciare la dualità piuttosto che combatterla.
L’autore
(Chicago 1891) È stata una figura di spicco della Harlem Renaissance, prima donna afroamericana a vincere la prestigiosa borsa Guggenheim per il suo lavoro. Nata da madre danese e padre delle Virgin Islands, sperimenta troppo presto l'emarginazione razziale: morto il padre, nel 1910 la madre si risposa con un connazionale e disconosce la figlia nera. Dopo diverse esperienze, Nella si stabilisce a New York, dove entra a far parte del movimento culturale di Harlem e dove scrive, tra il 1920 e il 1930, diversi racconti e due romanzi, Quicksand e Passing, due capolavori riconosciuti della letteratura americana. (fonte ibs.it)
Autore: Nella Larsen
Anno di prima pubblicazione: 1929
Pagine: 166
In breve
Nello splendore crepuscolare degli anni Venti, mentre tutta una generazione scampata al massacro della guerra si riprende la vita con l'avidità del presente, New York vibra di un'energia potentissima, e Harlem, in particolare, conosce una stagione creativa senza precedenti. Dentro questo nido sociale, Irene Redfield, sposata a un medico che le garantisce protezione e distanza, vive una tranquilla esistenza borghese. Ma un incontro fortuito arriva a incrinare le apparenti certezze di Irene. È Clare Kendry, un'amica d'infanzia, che rispunta dal passato con i suoi segreti. Primo fra tutti, il fatto che è nera ma si fa passare per bianca, nascondendo al mondo, marito razzista compreso, la sua vera identità. La relazione tra le due donne, allora, si fa densa di bugie, di sotterfugi e alla fine di minacce, dietro le quali Irene cova gelosie, rivalità e paura. E l'apparente cordialità che le lega è destinata a incrinarsi.(fonte ibs.it)
Discussione
Non a tutte è piaciuto lo stile di scrittura o semplicemente la storia, molte hanno evidenziato che non si sono sentite coinvolte durante la lettura. E' risultato, però, interessante per tutte l'ambientazione – New York fine anni Venti del '900 - e la situazione particolare delle persone di sangue misto che, non avendo tratti caratteristici delle persone di colore, avrebbero potuto, volendo, farsi passare per bianche .
Una lettrice ricorda il film “Lo specchio della vita” (1934, con un remake del 1959) che tratta lo stesso argomento ma nient'altro in letteratura.
Quasi nessuna ha apprezzato il finale aperto alle diverse interpretazioni.
Una lettrice, invece, ha apprezzato sopratutto la modernità e la sensibilità psicologica dimostrata dall'autrice nel descrivere le dinamiche del rapporto tra le due protagoniste (Irene che sceglie di dichiararsi al mondo come persona di colore e Clare che nasconde le sue origini miste e sceglie di dichiararsi bianca anche con il marito razzista). Alcune lettrici evidenziano che Irene e Clare sono il doppio, l'immagine capovolta, l'una dell'altra.
Altre lettrici fanno notare che le due protagoniste del romanzo si muovono, come del resto fu per l'autrice, in un sistema non solo razzista ma anche sessista. Sì perché l'altro aspetto che emerge dalla lettura è la condizione femminile nella società di quegli anni e le ulteriori difficoltà, in quanto donne, di trovare un posto nel mondo. Le protagoniste tentano strade differenti, l'una abbracciando completamente il ruolo di madre di famiglia inserita nella comunità nera di Harlem e negli obblighi sociali che questa comporta, l'altra costruendo una famiglia, come richiesto alle donne dell'epoca, ma cercando sempre di sfuggire a questo ruolo e adottando nei confronti del resto del mondo una serie di comportamenti seduttivi il cui scopo è quello di sentirsi amata.
In ogni caso nessuna delle due è felice. Anche la scelta di stare dall'una o dall'altra parte della “color line” (seppur con sporadiche incursioni nel lato opposto) non le ha rese completamente felici. Ognuna, infatti ha dovuto rinunciare a qualcosa. Una ha perso le sue origini e il sentimento di comunità fornito da Harlem, l'altra è costantemente in pena per i suoi figli costretti a vivere in una società che, nel migliore dei casi, li emargina.
La società le ha costrette a scegliere da che parte della “color line” stare ma quello che forse emerge è la necessità di un approccio diverso, magari l'idea di abbracciare la dualità piuttosto che combatterla.
L’autore
(Chicago 1891) È stata una figura di spicco della Harlem Renaissance, prima donna afroamericana a vincere la prestigiosa borsa Guggenheim per il suo lavoro. Nata da madre danese e padre delle Virgin Islands, sperimenta troppo presto l'emarginazione razziale: morto il padre, nel 1910 la madre si risposa con un connazionale e disconosce la figlia nera. Dopo diverse esperienze, Nella si stabilisce a New York, dove entra a far parte del movimento culturale di Harlem e dove scrive, tra il 1920 e il 1930, diversi racconti e due romanzi, Quicksand e Passing, due capolavori riconosciuti della letteratura americana. (fonte ibs.it)