18 giugno 2015 - "Philomena" di Martin Sixsmith
Titolo: Philomena
Titolo originale: The Lost Child of Philomena Lee
Autore: Martin Sixsmith
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 459
Traduttore: Proto C.
In breve
Quando Martin Sixsmith, noto giornalista in cerca di nuova occupazione, accetta di incontrare quella donna sconosciuta, non ha molte aspettative. Ma poi, la donna lo invita a indagare sul segreto che, dopo un riserbo di quasi cinquant'anni, la madre Philomena le ha svelato, e il suo istinto da giornalista non sa tirarsi indietro. Philomena è poco più che una ragazzina quando rimane incinta. È giovane e ingenua, senza cognizione dei fatti della vita e la società irlandese del 1952 la considera ormai una "donna perduta". Rinchiusa in un convento, poco dopo darà alla luce Anthony. Per tre anni si occupa di lui tra quelle mura, fino a quando le suore non glielo portano via per darlo in adozione, dietro compenso, a una facoltosa famiglia americana, come accadeva in quegli anni a migliaia di altri figli del peccato. Non c'è stato giorno da allora in cui Philomena non abbia pensato al suo bambino, senza mai abbandonare il sogno di ritrovarlo, e cercando in segreto di rintracciarlo. E senza immaginare che, dall'altra parte dell'oceano, anche suo figlio la sta cercando. Nella sua ricerca, Martin porterà alla luce segreti, ipocrisie e soprusi occultati per anni e annoderà le fila di due anime separate alla nascita e spinte l'una verso l'altra da una sete d'amore inesauribile.
Discussione
Il titolo italiano del libro "Philomena" ha tratto in errore molte lettrici che si aspettavano la storia dal punto di vista della mamma Philomena. Molto più adatto invece il titolo originale "The lost child of Philomena Lee" (Il figlio perduto di Philomena Lee). Il libro, infatti, ricostruisce la vita di Anthony (Micheal per i genitori adottivi) dall'orfanotrofio alla nuova vita in America, fino alla sua morte avvenuta per complicazioni cliniche dovute all'AIDS.
Alcune lettrici non hanno apprezzato il taglio giornalistico che a tratti non permette di immedesimarsi del tutto nella storia e tutte le digressioni di tipo giuridico/politico che risultano di difficile comprensione per un italiano. Alcune altre concordano però sul fatto che per l'autore sarebbe stato difficile prescindere totalmente da queste informazioni per raccontarci questa storia.
Gli spunti di riflessione sono comunque tanti: dalla terribile figura che la Chiesa Irlandese fa alla luce di questi avvenimenti, alle colpe dello stato americano nella diffusione dell'AIDS e nel ritardo nella ricerca di una cura, le sofferenze dei bambini adottati, la frequente ricerca di autodistruzione in questi bambini che, sentendosi rifiutati dalla propria madre, si sentono cattivi o comunque immeritevoli di amore.
Una lettura estremamente interessante e che ha fatto molto riflettere.
L'autore
Martin Sixsmith (1954 Cheshire, Inghilterra) ha compiuto gli studi a Oxford, Harvard e alla Sorbona. Per quasi vent’anni è stato corrispondente per la BBC da Mosca, Washington e Bruxelles, in seguito è stato responsabile della Comunicazione per il governo Blair dal 1997 al 2002. Oggi è giornalista e scrittore. Nel romanzo racconta un fatto storico veramente occorsogli, perché è lui il giornalista cui si rivolge la figlia di Philomena sulle tracce della memoria vivida della madre.
Nel 2013 dal libro è stato tratto il film "Philomena" diretto da Stephen Frears con Judy Dench.