19 dicembre 2019 – "La ferrovia sotterranea" di Colson Whitehead
Titolo: La ferrovia sotterranea
Autore: Colson Whitehead
Anno di prima pubblicazione: 2016
Pagine: 376
In breve
Nella Georgia della prima metà dell'Ottocento, la giovane schiava nera Cora decide di tentare la fuga dalla piantagione di cotone in cui vive in condizioni disumane, e insieme all'amico Caesar comincia un arduo viaggio verso il Nord e la libertà. Servendosi di una misteriosa ferrovia sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? Grazie all'invenzione fantastica di una «ferrovia sotterranea», Colson Whitehead dà forma concreta all'espressione con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di abolizionisti che aiutavano gli schiavi nella loro fuga.
Discussione
Alcune lettrici hanno apprezzato lo stile di scrittura bello e scorrevole. Altre hanno trovato il romanzo faticoso e caotico soprattutto nella parte iniziale. E’ un romanzo angosciante per il racconto delle torture e degli esperimenti subiti dai protagonisti. Si ritiene che sia un libro molto simile ad altri che trattano la stessa tematica e non è fra i migliori scritti sull'argomento. Infine le lettrici hanno anche riscontrato poco realistica la vicenda in alcune parti e poco credibili alcuni personaggi del romanzo.
L’autore
Colson Whitehead (New York, 1969) è uno degli autori più apprezzati e influenti del panorama letterario americano contemporaneo. Laureatosi a Harvard, ha esordito come scrittore con “L’intuizionista” nel 1999. Il romanzo, arrivato finalista all'importante PEN/Hemingway Prize, è il primo tassello di una carriera costellata di successi. “John Henry Festival”, secondo lavoro pubblicato, è arrivato finalista nella sezione narrativa del premio Pulitzer e la raccolta di saggi “Il colosso di New York” ha conquistato il pubblico con le descrizioni della sua città natale. “Apex nasconde il dolore”, “Sag Habor”, finalista al PEN/Faulkner Award, e “Zona una” sono alcuni dei titoli più noti dello scrittore. Il suo ultimo romanzo “La ferrovia sotterranea” ha conquistato il Premio Pulitzer 2017, ricevuto recensioni entusiastiche e importanti endorsement, tra cui quello di Barack Obama e di Oprah Winfrey. Il racconto della fuga della giovanissima schiava Cora attraverso gli Stati Uniti, le violenze, i soprusi, gli episodi di razzismo subiti, improbabili alleati e spietati cacciatori di taglie si intrecciano in questa trama sfumata con tocchi di realismo magico. Una prosa asciutta, dosata, sofisticata, potente coinvolge completamente e visceralmente il lettore. “Whitehead ha raccontato una storia fondamentale per farci capire l’America del passato e l’America del presente” ha scritto il «New York Times» e il «Guardian» l’ha definito “una storia luminosa, impetuosa, di grande inventiva che non solo è capace di fare luce su un periodo buio della storia, ma che apre a nuove forme di elaborazione del romanzo stesso”.
Premi e riconoscimenti
Autore: Colson Whitehead
Anno di prima pubblicazione: 2016
Pagine: 376
In breve
Nella Georgia della prima metà dell'Ottocento, la giovane schiava nera Cora decide di tentare la fuga dalla piantagione di cotone in cui vive in condizioni disumane, e insieme all'amico Caesar comincia un arduo viaggio verso il Nord e la libertà. Servendosi di una misteriosa ferrovia sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? Grazie all'invenzione fantastica di una «ferrovia sotterranea», Colson Whitehead dà forma concreta all'espressione con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di abolizionisti che aiutavano gli schiavi nella loro fuga.
Discussione
Alcune lettrici hanno apprezzato lo stile di scrittura bello e scorrevole. Altre hanno trovato il romanzo faticoso e caotico soprattutto nella parte iniziale. E’ un romanzo angosciante per il racconto delle torture e degli esperimenti subiti dai protagonisti. Si ritiene che sia un libro molto simile ad altri che trattano la stessa tematica e non è fra i migliori scritti sull'argomento. Infine le lettrici hanno anche riscontrato poco realistica la vicenda in alcune parti e poco credibili alcuni personaggi del romanzo.
L’autore
Colson Whitehead (New York, 1969) è uno degli autori più apprezzati e influenti del panorama letterario americano contemporaneo. Laureatosi a Harvard, ha esordito come scrittore con “L’intuizionista” nel 1999. Il romanzo, arrivato finalista all'importante PEN/Hemingway Prize, è il primo tassello di una carriera costellata di successi. “John Henry Festival”, secondo lavoro pubblicato, è arrivato finalista nella sezione narrativa del premio Pulitzer e la raccolta di saggi “Il colosso di New York” ha conquistato il pubblico con le descrizioni della sua città natale. “Apex nasconde il dolore”, “Sag Habor”, finalista al PEN/Faulkner Award, e “Zona una” sono alcuni dei titoli più noti dello scrittore. Il suo ultimo romanzo “La ferrovia sotterranea” ha conquistato il Premio Pulitzer 2017, ricevuto recensioni entusiastiche e importanti endorsement, tra cui quello di Barack Obama e di Oprah Winfrey. Il racconto della fuga della giovanissima schiava Cora attraverso gli Stati Uniti, le violenze, i soprusi, gli episodi di razzismo subiti, improbabili alleati e spietati cacciatori di taglie si intrecciano in questa trama sfumata con tocchi di realismo magico. Una prosa asciutta, dosata, sofisticata, potente coinvolge completamente e visceralmente il lettore. “Whitehead ha raccontato una storia fondamentale per farci capire l’America del passato e l’America del presente” ha scritto il «New York Times» e il «Guardian» l’ha definito “una storia luminosa, impetuosa, di grande inventiva che non solo è capace di fare luce su un periodo buio della storia, ma che apre a nuove forme di elaborazione del romanzo stesso”.
Premi e riconoscimenti
- National Book Award per la narrativa nel 2016
- Premio Pulitzer per la narrativa nel 2017
- Premio Arthur C. Clarke nel 2017