19 febbraio 2015 - "Resta con me" di Elizabeth Strout
Titolo: Resta con me
Autore: Elizabeth Strout
Anno di pubblicazione: 2010
Pagine: 372
Traduttore: Silvia Castoldi
In breve
Il rev. Tyler Caskey è un giovane e brillante predicatore in una piccola comunità del Maine. I suoi sermoni, frutto di una rigorosa preparazione e di una sensibilità fuori dal comune, evidenziano una profonda differenza con le precedenti guide spirituali e riscuotono un grande successo tra i fedeli. Oltre al carisma di cui gode, ha una moglie bellissima e disinvolta e due bambine.
Ma la giovane signora Caskey muore, e questo lutto travolge il marito e le figlie: Katherine, di appena 5 anni, smette di parlare; la più piccola viene affidata alla nonna; Tyler non trova più le parole adatte per i suoi sermoni, né la misericordia per chi si rivela ottuso e arido. L’attrazione dei fedeli si trasforma in sospetto e maldicenza, che trovano terreno fertile nalla fragilità di Tyler, il quale dovrà arrivare al fondo del suo intimo per trovare la forza di riacquisire ciò che sembrava perso.
Discussione
La maggior parte delle lettrici non è rimasta particolarmente coinvolta dalla lettura del romanzo, pur apprezzandone alcuni aspetti come la scorrevolezza e la semplicità del linguaggio.
Alcune sottolineano la capacità dell’autrice di descrivere eventi ed emozioni attraverso il comportamento dei singoli abitanti di West Annett, che compongono un quadro di varia umanità fatto di iniziale accoglienza e generosità che presto si trasformano in pettegolezzi, insinuazioni, meschinità. I personaggi appaiono troppo netti: o buoni o cattivi. Risulta ambigua la figura di Lauren, moglie del Reverendo.
Ci si sofferma sul fatto che il romanzo è ambientato in una piccola città del Maine (rigidamente protestante) intorno agli anni ’50 e quindi tutto si svolge in un clima ben diverso dalla nostra realtà. Una lettrice sottolinea come il pastore/predicatore venga “assunto” dalla comunità e ad essa deve rispondere ponendosi in una posizione piuttosto condizionata.
Molta tenerezza suscita Katherine, bimba di 5 anni che nessun adulto è in grado di aiutare ad elaborare un lutto così devastante come la perdita della mamma.
Alcune lettrici evidenziano alcuni punti che sembra restino in sospeso: che esperienze aveva avuto Lauren nella famiglia di origine? che cosa c’è tra Tyler e la domestica Conie Hatch? Tyler ha lasciato le pillole vicino a Lauren volontariamente?
Controcorrente il commento di una lettrice che si è sentita profondamente coinvolta nella lettura. Sottolinea le descrizione poetiche dell’ambiente; ritiene il rev. Tyler oppresso da genitori, moglie, religione, fedeli; quanto potrà reggere questo uomo perfetto che mette sempre il prossimo davanti a sé? Il lasciare le pillole vicino a Lauren rappresenta l’ultimo atto privato con sua moglie e solo in Connie Hatch trova capacità di comprensione.
Questo sguardo diverso sul romanzo riapre il dibattito; le altre lettrici concordano su molti aspetti, pur non essendosi sentite coinvolte nella lettura.
L'autore
Elizabeth Strout (Portland, 6 gennaio 1956) è una scrittrice statunitense. Laureata in letteratura inglese al Bates College nel 1977 e in giurisprudenza alla Syracuse University.
Ha insegnato al Manhattan Community College. Nel 2000 è stata tra i finalisti dell'Orange Prize ed è stata nominata per il Premio PEN/Faulkner per la narrativa. Nel 2007 ha insegnato alla Colgate University come professoressa del National Endowment for the Humanities. Nel 2009 ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con Olive Kitteridge (2008). Nel 2010 ha vinto il Premio Bancarella con Olive Kitteridge, Fazi Editore (2009). Nel 2012 ha vinto il Premio Mondello.
Vive tra il Maine e New York, con il marito (James Tierney, avvocato e politico) e la figlia.
Autore: Elizabeth Strout
Anno di pubblicazione: 2010
Pagine: 372
Traduttore: Silvia Castoldi
In breve
Il rev. Tyler Caskey è un giovane e brillante predicatore in una piccola comunità del Maine. I suoi sermoni, frutto di una rigorosa preparazione e di una sensibilità fuori dal comune, evidenziano una profonda differenza con le precedenti guide spirituali e riscuotono un grande successo tra i fedeli. Oltre al carisma di cui gode, ha una moglie bellissima e disinvolta e due bambine.
Ma la giovane signora Caskey muore, e questo lutto travolge il marito e le figlie: Katherine, di appena 5 anni, smette di parlare; la più piccola viene affidata alla nonna; Tyler non trova più le parole adatte per i suoi sermoni, né la misericordia per chi si rivela ottuso e arido. L’attrazione dei fedeli si trasforma in sospetto e maldicenza, che trovano terreno fertile nalla fragilità di Tyler, il quale dovrà arrivare al fondo del suo intimo per trovare la forza di riacquisire ciò che sembrava perso.
Discussione
La maggior parte delle lettrici non è rimasta particolarmente coinvolta dalla lettura del romanzo, pur apprezzandone alcuni aspetti come la scorrevolezza e la semplicità del linguaggio.
Alcune sottolineano la capacità dell’autrice di descrivere eventi ed emozioni attraverso il comportamento dei singoli abitanti di West Annett, che compongono un quadro di varia umanità fatto di iniziale accoglienza e generosità che presto si trasformano in pettegolezzi, insinuazioni, meschinità. I personaggi appaiono troppo netti: o buoni o cattivi. Risulta ambigua la figura di Lauren, moglie del Reverendo.
Ci si sofferma sul fatto che il romanzo è ambientato in una piccola città del Maine (rigidamente protestante) intorno agli anni ’50 e quindi tutto si svolge in un clima ben diverso dalla nostra realtà. Una lettrice sottolinea come il pastore/predicatore venga “assunto” dalla comunità e ad essa deve rispondere ponendosi in una posizione piuttosto condizionata.
Molta tenerezza suscita Katherine, bimba di 5 anni che nessun adulto è in grado di aiutare ad elaborare un lutto così devastante come la perdita della mamma.
Alcune lettrici evidenziano alcuni punti che sembra restino in sospeso: che esperienze aveva avuto Lauren nella famiglia di origine? che cosa c’è tra Tyler e la domestica Conie Hatch? Tyler ha lasciato le pillole vicino a Lauren volontariamente?
Controcorrente il commento di una lettrice che si è sentita profondamente coinvolta nella lettura. Sottolinea le descrizione poetiche dell’ambiente; ritiene il rev. Tyler oppresso da genitori, moglie, religione, fedeli; quanto potrà reggere questo uomo perfetto che mette sempre il prossimo davanti a sé? Il lasciare le pillole vicino a Lauren rappresenta l’ultimo atto privato con sua moglie e solo in Connie Hatch trova capacità di comprensione.
Questo sguardo diverso sul romanzo riapre il dibattito; le altre lettrici concordano su molti aspetti, pur non essendosi sentite coinvolte nella lettura.
L'autore
Elizabeth Strout (Portland, 6 gennaio 1956) è una scrittrice statunitense. Laureata in letteratura inglese al Bates College nel 1977 e in giurisprudenza alla Syracuse University.
Ha insegnato al Manhattan Community College. Nel 2000 è stata tra i finalisti dell'Orange Prize ed è stata nominata per il Premio PEN/Faulkner per la narrativa. Nel 2007 ha insegnato alla Colgate University come professoressa del National Endowment for the Humanities. Nel 2009 ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con Olive Kitteridge (2008). Nel 2010 ha vinto il Premio Bancarella con Olive Kitteridge, Fazi Editore (2009). Nel 2012 ha vinto il Premio Mondello.
Vive tra il Maine e New York, con il marito (James Tierney, avvocato e politico) e la figlia.