19 maggio 2016 - "La rivoluzione della luna" di Andrea Camilleri
Titolo: La rivoluzione della luna
Autore: Andrea Camilleri
Anno di prima pubblicazione: 2013
Pagine: 276
In breve
Sicilia, 1677. Poco dopo essere stato nominato viceré di Sicilia, don Angel de Guzmán viene colto da morte improvvisa. I consiglieri del regno, in attesa della nomina del sostituto, rimangono stupefatti nell'apprendere che il defunto ha nominato sua moglie donna Eleonora di Mora come viceregina. La situazione in Sicilia è indicibile, se nessun governatore uomo era riuscito a far fronte a uno sfacelo simile, come avrebbe potuto porvi rimedio una donna?
Senza lasciarsi spaventare dai numerosi oppositori, donna Eleonora siede a capo del Sacro Regio Consiglio, decisa ad attuare quelle riforme che nessuno prima di lei era riuscito a mettere in atto e a risollevare le sorti della città di Palermo. Riuscì in effetti a fare grandi cose il tutto nell'arco dei 28 giorni di una rivoluzione lunare.
Rimaneggiando i fatti storici realmente accaduti a Palermo a partire dall'aprile del 1676, Andrea Camilleri, grazie anche all'alternanza di italiano e dialetto siciliano, ci regala un romanzo pieno di suspense incentrato su una grande figura di donna.
Discussione
Il romanzo è stato generalmente apprezzato da tutti per la bellissima storia e per la grande figura di donna che emerge.
Alcuni hanno fatto fatica con il linguaggio strettamente camilleriano di italiano misto a siciliano. Questo romanzo in particolare, però, presenta delle ulteriori difficoltà perchè spesso è inframmezzato con interi periodi in spagnolo, comprensibili nel senso anche se spesso non parola per parola. Altri evidenziano la bellezza e l'evocatività dei termini utilizzati.
Sempre relativamante al linguaggio si sottolinea come l'autore riesca sempre ad essere garbato, a dire tutto anche nelle scene più terribili, pur non indugiando mai in termini truculenti e di dubbio gusto.
Colpisce tutti la descrizione della società fatta dall'autore: la situazione delle donne e dei bambini negli strati più bassi della popolazione, le ruberie dei potenti e del clero, l'ingiustizia diffusa, la disonestà e il malaffare. Il paragone con la situazione odierna non sfugge ai più.
Si nota come l'autore riesca sempre ad essere attuale sia nei romanzi storici sia nei sui romanzi con protagonista il commissario Montalbano.
Alcuni sottolineano come sia in tante scene estremamente divertente.
L'autore
Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, Andrea Camilleri vive da anni a Roma.
Frequenta quindi l'Accademia d'Arte Drammatica e a partire dal 1949 inizia a lavorare come regista, autore e sceneggiatore, sia per la televisione, sia per il teatro.
Successivamente si cimenta nella scrittura di saggi e romanzi storici ambientati a Vigata, città immaginaria della Sicilia.
Il grande successo arriva con l'invenzione del personaggio del Commissario Montalbano.
Autore: Andrea Camilleri
Anno di prima pubblicazione: 2013
Pagine: 276
In breve
Sicilia, 1677. Poco dopo essere stato nominato viceré di Sicilia, don Angel de Guzmán viene colto da morte improvvisa. I consiglieri del regno, in attesa della nomina del sostituto, rimangono stupefatti nell'apprendere che il defunto ha nominato sua moglie donna Eleonora di Mora come viceregina. La situazione in Sicilia è indicibile, se nessun governatore uomo era riuscito a far fronte a uno sfacelo simile, come avrebbe potuto porvi rimedio una donna?
Senza lasciarsi spaventare dai numerosi oppositori, donna Eleonora siede a capo del Sacro Regio Consiglio, decisa ad attuare quelle riforme che nessuno prima di lei era riuscito a mettere in atto e a risollevare le sorti della città di Palermo. Riuscì in effetti a fare grandi cose il tutto nell'arco dei 28 giorni di una rivoluzione lunare.
Rimaneggiando i fatti storici realmente accaduti a Palermo a partire dall'aprile del 1676, Andrea Camilleri, grazie anche all'alternanza di italiano e dialetto siciliano, ci regala un romanzo pieno di suspense incentrato su una grande figura di donna.
Discussione
Il romanzo è stato generalmente apprezzato da tutti per la bellissima storia e per la grande figura di donna che emerge.
Alcuni hanno fatto fatica con il linguaggio strettamente camilleriano di italiano misto a siciliano. Questo romanzo in particolare, però, presenta delle ulteriori difficoltà perchè spesso è inframmezzato con interi periodi in spagnolo, comprensibili nel senso anche se spesso non parola per parola. Altri evidenziano la bellezza e l'evocatività dei termini utilizzati.
Sempre relativamante al linguaggio si sottolinea come l'autore riesca sempre ad essere garbato, a dire tutto anche nelle scene più terribili, pur non indugiando mai in termini truculenti e di dubbio gusto.
Colpisce tutti la descrizione della società fatta dall'autore: la situazione delle donne e dei bambini negli strati più bassi della popolazione, le ruberie dei potenti e del clero, l'ingiustizia diffusa, la disonestà e il malaffare. Il paragone con la situazione odierna non sfugge ai più.
Si nota come l'autore riesca sempre ad essere attuale sia nei romanzi storici sia nei sui romanzi con protagonista il commissario Montalbano.
Alcuni sottolineano come sia in tante scene estremamente divertente.
L'autore
Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, Andrea Camilleri vive da anni a Roma.
Frequenta quindi l'Accademia d'Arte Drammatica e a partire dal 1949 inizia a lavorare come regista, autore e sceneggiatore, sia per la televisione, sia per il teatro.
Successivamente si cimenta nella scrittura di saggi e romanzi storici ambientati a Vigata, città immaginaria della Sicilia.
Il grande successo arriva con l'invenzione del personaggio del Commissario Montalbano.