19 ottobre 2023 - "La zia marchesa" di Simonetta Agnello Hornby
Titolo: La zia marchesa
Autore: Simonetta Agnello Hornby
Anno di prima pubblicazione: 2004
Pagine: 336
In breve
Sicilia fine Ottocento. Costanza Safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone Domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi "di un'altra razza", cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine. (fonte ibs.it)
Discussione
Alcune lettrici lo avevano già letto diversi anni fa e, rileggendolo per l'occasione, non hanno mutato parere, apprezzandolo come la prima volta. Generalmente i pareri sono stati positivi.
Una lettrice fa notare che i tanti personaggi e il momento storico in cui è ambientato fanno pensare ancora ad un grande romanzo ottocentesco e lo paragona, con le dovute differenze, a “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa o a “I Viceré” di De Roberto.
In questa associazione, anche il registro usato fa la sua parte perché ad alcune è sembrato, corposo e poco fluido.
Molte lettrici hanno amato la grande capacità descrittiva dell'autrice. Relativamente allo sporadico uso del dialetto siciliano, è stato generalmente apprezzato.
Alcune lettrici, però, fanno notare che è un romanzo “difficile” per certi versi, perché tratta argomenti emotivamente complessi come il tema dell'incesto e degli abusi sui minori e con dei salti temporali complessi da digerire.
Per molte è stata interessante la descrizione della condizione femminile, dei rapporti tra le classi sociali, la descrizione degli usi e costumi del tempo.
Alcune hanno poco apprezzato il finale ritenendolo un po' affrettato e con delle trovate un po' assurde.
L’autore
Simonetta Agnello Hornby (1945, Palermo) è un'autrice, avvocata e accademica italiana naturalizzata britannica. Vive dal 1972 a Londra, dove svolge la professione di avvocato ed è stata presidente per otto anni del Tribunale di Special Educational Needs and Disability. Il suo primo romanzo, La mennulara (la “raccoglitrice di mandorle”) - pubblicato da Feltrinelli nel 2002 e ripubblicato sempre da Feltrinelli nel 2019 - è stato un vero e proprio caso letterario, è stato a lungo ai vertici delle classifiche ed è stato tradotto in molte lingue, ricevendo nel 2003 il Premio Letterario Forte Village. Nello stesso anno, ha vinto il Premio Stresa di Narrativa e il Premio Alassio 100 libri - Un autore per l'Europa, ed è stato finalista del Premio del Giovedì "Marisa Rusconi". Tra i suoi titoli più celebri ricordiamo: con Feltrinelli La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, 2012), Il veleno dell’oleandro (2013), Il male che si deve raccontare (con Marina Calloni, 2013), Via XX Settembre (2013), Caffè amaro (2016), Nessuno può volare (2017). Ha inoltre pubblicato: Camera oscura (Skira, 2010), Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La pecora di Pasqua (con Chiara Agnello), La mia Londra (Giunti, 2017), Il pranzo di Mosè (Giunti, 2014), Siamo Palermo con Mimmo Cuticchio (Mondadori, 2019), Piano nobile (Feltrinelli, 2020), Punto pieno (Feltrinelli, 2021) e Era un bravo ragazzo (Mondadori, 2023). (fonte ibs.it)
Autore: Simonetta Agnello Hornby
Anno di prima pubblicazione: 2004
Pagine: 336
In breve
Sicilia fine Ottocento. Costanza Safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone Domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi "di un'altra razza", cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine. (fonte ibs.it)
Discussione
Alcune lettrici lo avevano già letto diversi anni fa e, rileggendolo per l'occasione, non hanno mutato parere, apprezzandolo come la prima volta. Generalmente i pareri sono stati positivi.
Una lettrice fa notare che i tanti personaggi e il momento storico in cui è ambientato fanno pensare ancora ad un grande romanzo ottocentesco e lo paragona, con le dovute differenze, a “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa o a “I Viceré” di De Roberto.
In questa associazione, anche il registro usato fa la sua parte perché ad alcune è sembrato, corposo e poco fluido.
Molte lettrici hanno amato la grande capacità descrittiva dell'autrice. Relativamente allo sporadico uso del dialetto siciliano, è stato generalmente apprezzato.
Alcune lettrici, però, fanno notare che è un romanzo “difficile” per certi versi, perché tratta argomenti emotivamente complessi come il tema dell'incesto e degli abusi sui minori e con dei salti temporali complessi da digerire.
Per molte è stata interessante la descrizione della condizione femminile, dei rapporti tra le classi sociali, la descrizione degli usi e costumi del tempo.
Alcune hanno poco apprezzato il finale ritenendolo un po' affrettato e con delle trovate un po' assurde.
L’autore
Simonetta Agnello Hornby (1945, Palermo) è un'autrice, avvocata e accademica italiana naturalizzata britannica. Vive dal 1972 a Londra, dove svolge la professione di avvocato ed è stata presidente per otto anni del Tribunale di Special Educational Needs and Disability. Il suo primo romanzo, La mennulara (la “raccoglitrice di mandorle”) - pubblicato da Feltrinelli nel 2002 e ripubblicato sempre da Feltrinelli nel 2019 - è stato un vero e proprio caso letterario, è stato a lungo ai vertici delle classifiche ed è stato tradotto in molte lingue, ricevendo nel 2003 il Premio Letterario Forte Village. Nello stesso anno, ha vinto il Premio Stresa di Narrativa e il Premio Alassio 100 libri - Un autore per l'Europa, ed è stato finalista del Premio del Giovedì "Marisa Rusconi". Tra i suoi titoli più celebri ricordiamo: con Feltrinelli La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, 2012), Il veleno dell’oleandro (2013), Il male che si deve raccontare (con Marina Calloni, 2013), Via XX Settembre (2013), Caffè amaro (2016), Nessuno può volare (2017). Ha inoltre pubblicato: Camera oscura (Skira, 2010), Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La pecora di Pasqua (con Chiara Agnello), La mia Londra (Giunti, 2017), Il pranzo di Mosè (Giunti, 2014), Siamo Palermo con Mimmo Cuticchio (Mondadori, 2019), Piano nobile (Feltrinelli, 2020), Punto pieno (Feltrinelli, 2021) e Era un bravo ragazzo (Mondadori, 2023). (fonte ibs.it)