20 dicembre 2018 – “Il paese delle prugne verdi” di Herta Müller
Titolo: Il paese delle prugne verdi
Autore: Herta Müller
Anno di prima pubblicazione: 1994
Pagine: 256
In breve
In una Romania degli anni Ottanta, quasi sospesa nel tempo, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza di nome Lola. Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce un comune anelito di libertà che si nutre di letture e pensieri proibiti. Ben presto però i quattro devono fare i conti con l'onnipresenza del terrore. Agli interrogatori sistematici della polizia segreta, ai pedinamenti e agli atteggiamenti intimidatori segue la perdita del lavoro e, quand'anche si riesca a espatriare, ecco che le minacce proseguono e la morte ritorna sotto forma di misteriosi suicidi. In tutta questa oscurità, l'amicizia e l'amore sopravvivono. Grazie a uno stile evocativo e immaginifico, Herta Müller - che come la protagonista del romanzo appartiene a una minoranza di lingua tedesca della Romania - riesce a trovare e far scaturire la poesia persino dal degrado materiale e spirituale di un'intera nazione.
Discussione
Quasi tutte le lettrici hanno interrotto la lettura del romanzo dopo le prime 20-50 pagine poiché lo hanno trovato di difficile comprensione. Chi è riuscito a completare la lettura ha comunque avuto difficoltà poiché la percezione è quella di non essere di fronte ad una narrazione ma, piuttosto, ad un’esposizione di pensieri di chi racconta, quasi come se si trattasse di un diario che raccoglie pensieri e riflessioni “buttati giù” impulsivamente senza un apparente collegamento. Si tratta sicuramente di un romanzo difficile sia per la scrittura complessa e particolare, sia per i temi trattati. I fatti raccontati lasciano al lettore un senso di desolazione terribile, grande tristezza e miseria materiale e spirituale profonda. Si percepisce una sorta di alienazione e follia sociale che lascia sconcertati.
L’autrice
Herta Muller (1953) nasce a Nitzkydorf, un villaggio tedesco del Banato rumeno. Studia all'Università di Timisoara, e nel 1976 inizia a lavorare come traduttrice in un’azienda ingegneristica, dalla quale sarà licenziata nel 1979 per mancata collaborazione con la Securitate, i servizi segreti del regime di Ceausescu. Si guadagna da vivere come maestra d'asilo e insegnante di lingua tedesca. Nel 1982 pubblica il suo primo libro, che uscirà in forma censurata, come gran parte delle pubblicazioni dell'epoca. Nel 1987, lascia la Romania per andare a vivere in Germania dove vive tuttora insieme al marito, lo scrittore Richard Wagner, e da lì inizierà a ricevere proposte per divenire professore universitario. Nel 2009 ha vinto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: «Ha saputo descrivere il panorama dei diseredati con la forza della poesia e la franchezza della prosa». In Italia sono stati pubblicati Bassure (Editori Riuniti 1987), Il paese delle prugne verdi (Keller 2008), Lo sguardo estraneo (Sellerio 2009), In viaggio su una gamba sola (Marsilio 1992, 2009), L'altalena del respiro (Feltrinelli 2010), L'uomo è un grande fagiano nel mondo (Feltrinelli 2014), La mia patria era un seme di mela (Feltrinelli 2015).
Autore: Herta Müller
Anno di prima pubblicazione: 1994
Pagine: 256
In breve
In una Romania degli anni Ottanta, quasi sospesa nel tempo, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza di nome Lola. Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce un comune anelito di libertà che si nutre di letture e pensieri proibiti. Ben presto però i quattro devono fare i conti con l'onnipresenza del terrore. Agli interrogatori sistematici della polizia segreta, ai pedinamenti e agli atteggiamenti intimidatori segue la perdita del lavoro e, quand'anche si riesca a espatriare, ecco che le minacce proseguono e la morte ritorna sotto forma di misteriosi suicidi. In tutta questa oscurità, l'amicizia e l'amore sopravvivono. Grazie a uno stile evocativo e immaginifico, Herta Müller - che come la protagonista del romanzo appartiene a una minoranza di lingua tedesca della Romania - riesce a trovare e far scaturire la poesia persino dal degrado materiale e spirituale di un'intera nazione.
Discussione
Quasi tutte le lettrici hanno interrotto la lettura del romanzo dopo le prime 20-50 pagine poiché lo hanno trovato di difficile comprensione. Chi è riuscito a completare la lettura ha comunque avuto difficoltà poiché la percezione è quella di non essere di fronte ad una narrazione ma, piuttosto, ad un’esposizione di pensieri di chi racconta, quasi come se si trattasse di un diario che raccoglie pensieri e riflessioni “buttati giù” impulsivamente senza un apparente collegamento. Si tratta sicuramente di un romanzo difficile sia per la scrittura complessa e particolare, sia per i temi trattati. I fatti raccontati lasciano al lettore un senso di desolazione terribile, grande tristezza e miseria materiale e spirituale profonda. Si percepisce una sorta di alienazione e follia sociale che lascia sconcertati.
L’autrice
Herta Muller (1953) nasce a Nitzkydorf, un villaggio tedesco del Banato rumeno. Studia all'Università di Timisoara, e nel 1976 inizia a lavorare come traduttrice in un’azienda ingegneristica, dalla quale sarà licenziata nel 1979 per mancata collaborazione con la Securitate, i servizi segreti del regime di Ceausescu. Si guadagna da vivere come maestra d'asilo e insegnante di lingua tedesca. Nel 1982 pubblica il suo primo libro, che uscirà in forma censurata, come gran parte delle pubblicazioni dell'epoca. Nel 1987, lascia la Romania per andare a vivere in Germania dove vive tuttora insieme al marito, lo scrittore Richard Wagner, e da lì inizierà a ricevere proposte per divenire professore universitario. Nel 2009 ha vinto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: «Ha saputo descrivere il panorama dei diseredati con la forza della poesia e la franchezza della prosa». In Italia sono stati pubblicati Bassure (Editori Riuniti 1987), Il paese delle prugne verdi (Keller 2008), Lo sguardo estraneo (Sellerio 2009), In viaggio su una gamba sola (Marsilio 1992, 2009), L'altalena del respiro (Feltrinelli 2010), L'uomo è un grande fagiano nel mondo (Feltrinelli 2014), La mia patria era un seme di mela (Feltrinelli 2015).