20 febbraio 2014 - Serata dedicata a Mario Calabresi
Il gruppo si dividerà nella lettura di uno a scelta tra i seguenti romanzi:
Titolo: Spingendo la notte più in là
Sottotitolo: Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo
Autore: Mario Calabresi
Anno di pubblicazione: 2007
Casa Editrice: Strade Blu - Mondadori
Pagine 131
Trama
E' la storia della famiglia dell’autore, il cui padre, il commissario Luigi Calabresi, fu ucciso all’inizio dei cosiddetti “anni di piombo”, storia che si intreccia con quella di altre vittime del terrorismo.
Discussione
Nei commenti viene apprezzato lo stile narrativo molto sobrio e commovente, l’estrema dignità di questa famiglia che è vittima ma non vittimista. Emerge con forza la figura della madre che, giovanissima, con due figli piccoli e in attesa di un terzo, riesce ad affrontare un evento così devastante ricostruendo per sé e per loro la propria memoria e la propria identità e ritrovando la voglia di vivere.
Una giovane lettrice esprime la soddisfazione di aver imparato molto sia sul clima sociale di quegli anni, sia sul fatto che, se anche si parla di vittime del terrorismo, spesso si dimentica che quelle persone erano mariti, padri, figli e che la conseguenza di quelle morti resta indelebile in altre vite.
Sottotitolo: Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo
Autore: Mario Calabresi
Anno di pubblicazione: 2007
Casa Editrice: Strade Blu - Mondadori
Pagine 131
Trama
E' la storia della famiglia dell’autore, il cui padre, il commissario Luigi Calabresi, fu ucciso all’inizio dei cosiddetti “anni di piombo”, storia che si intreccia con quella di altre vittime del terrorismo.
Discussione
Nei commenti viene apprezzato lo stile narrativo molto sobrio e commovente, l’estrema dignità di questa famiglia che è vittima ma non vittimista. Emerge con forza la figura della madre che, giovanissima, con due figli piccoli e in attesa di un terzo, riesce ad affrontare un evento così devastante ricostruendo per sé e per loro la propria memoria e la propria identità e ritrovando la voglia di vivere.
Una giovane lettrice esprime la soddisfazione di aver imparato molto sia sul clima sociale di quegli anni, sia sul fatto che, se anche si parla di vittime del terrorismo, spesso si dimentica che quelle persone erano mariti, padri, figli e che la conseguenza di quelle morti resta indelebile in altre vite.
Titolo: La fortuna non esiste
Sottotitolo: Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi
Autore: Mario Calabresi
Anno di pubblicazione: 2009
Casa Editrice: Strade Blu - Mondadori
Pagine 156
TramaMario Calabresi ha seguito per due anni la campagna elettorale di Barack Obama attraverso 36 Stati U.S.A. e nello stesso tempo ha avuto modo di conoscere gente comune che ha rifiutato di arrendersi alla recessione economica, alla malattia, al fallimento dell’azienda in cui lavorava, ad un lutto che sembrava aver tolto una ragione per vivere e ce ne racconta le storie.
Traendo da queste un prezioso insegnamento ossia "non mollare mai" perchè "non è importante quante volte cadi, l'importante è la velocità con cui ti rialzi".
Discussione
Le lettrici che hanno scelto questo libro sono concordi nel riconoscere che le storie sono a volte molto crude, ma sempre narrate con garbo.
Si fanno alcuni esempi, si confronta lo stile di vita americano a quello italiano. Si comprende che il messaggio lanciato dall’autore è un messaggio positivo sulla voglia di fare, di crescere, che il nostro Paese sembra aver dimenticato. Si conclude però che non è un problema di memoria, in Italia alcune “resurrezioni” sembrano oggettivamente impossibili!
Sono stati commentati anche altri libri dello stesso autore:
Cosa tiene accese le stelle - Storie di italiani che non hanno smesso di credere nel futuro
Anche in questo libro storie di persone, questa volta italiani, che non hanno smesso di credere nel futuro e sono stati capaci di inseguire i propri sogni affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di oggi.
L’Autore inizia raccontando della nonna Maria che andava a letto esausta dopo una giornata spesa a lavare biancheria. La sera in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice è stata nei suoi ricordi lo spartiacque tra il prima e il dopo, e si era anche comprata un libro!
Nei diversi racconti c’è chi è riuscito a offrire una speranza per malati incurabili, chi è diventato un prestigioso astronomo, chi ha trasformato la propria tesi di laurea in un’azienda californiana di successo, ecc.
C’è sempre un messaggio positivo: in mezzo allo sconforto diffuso, la strada esiste se si coltivano le proprie passioni, perché la libertà si conquista anche con la volontà.
Un luogo comune è “si stava meglio quando si stava peggio”, in realtà siamo tutti consapevoli di stare molto meglio ora, nonostante tutto. E “le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio”.
Tra i lettori resta qualche perplessità: ottimo il messaggio, ma la realtà…
A occhi aperti
Nel libro Calabresi ha raccolto una serie di interviste ai più grandi fotografi della scena internazionale; un tuffo nella storia attraverso le immagini e le parole di grandi testimoni che hanno immortalato e vissuto alcuni dei momenti più intensi e drammatici del nostro passato.
Ne parla un solo lettore del gruppo che fa riferimento, ad esempio, a Elliott Erwitt che ha scattato foto intense e significative sull’apartheid negli USA.
Sottotitolo: Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi
Autore: Mario Calabresi
Anno di pubblicazione: 2009
Casa Editrice: Strade Blu - Mondadori
Pagine 156
TramaMario Calabresi ha seguito per due anni la campagna elettorale di Barack Obama attraverso 36 Stati U.S.A. e nello stesso tempo ha avuto modo di conoscere gente comune che ha rifiutato di arrendersi alla recessione economica, alla malattia, al fallimento dell’azienda in cui lavorava, ad un lutto che sembrava aver tolto una ragione per vivere e ce ne racconta le storie.
Traendo da queste un prezioso insegnamento ossia "non mollare mai" perchè "non è importante quante volte cadi, l'importante è la velocità con cui ti rialzi".
Discussione
Le lettrici che hanno scelto questo libro sono concordi nel riconoscere che le storie sono a volte molto crude, ma sempre narrate con garbo.
Si fanno alcuni esempi, si confronta lo stile di vita americano a quello italiano. Si comprende che il messaggio lanciato dall’autore è un messaggio positivo sulla voglia di fare, di crescere, che il nostro Paese sembra aver dimenticato. Si conclude però che non è un problema di memoria, in Italia alcune “resurrezioni” sembrano oggettivamente impossibili!
Sono stati commentati anche altri libri dello stesso autore:
Cosa tiene accese le stelle - Storie di italiani che non hanno smesso di credere nel futuro
Anche in questo libro storie di persone, questa volta italiani, che non hanno smesso di credere nel futuro e sono stati capaci di inseguire i propri sogni affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di oggi.
L’Autore inizia raccontando della nonna Maria che andava a letto esausta dopo una giornata spesa a lavare biancheria. La sera in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice è stata nei suoi ricordi lo spartiacque tra il prima e il dopo, e si era anche comprata un libro!
Nei diversi racconti c’è chi è riuscito a offrire una speranza per malati incurabili, chi è diventato un prestigioso astronomo, chi ha trasformato la propria tesi di laurea in un’azienda californiana di successo, ecc.
C’è sempre un messaggio positivo: in mezzo allo sconforto diffuso, la strada esiste se si coltivano le proprie passioni, perché la libertà si conquista anche con la volontà.
Un luogo comune è “si stava meglio quando si stava peggio”, in realtà siamo tutti consapevoli di stare molto meglio ora, nonostante tutto. E “le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio”.
Tra i lettori resta qualche perplessità: ottimo il messaggio, ma la realtà…
A occhi aperti
Nel libro Calabresi ha raccolto una serie di interviste ai più grandi fotografi della scena internazionale; un tuffo nella storia attraverso le immagini e le parole di grandi testimoni che hanno immortalato e vissuto alcuni dei momenti più intensi e drammatici del nostro passato.
Ne parla un solo lettore del gruppo che fa riferimento, ad esempio, a Elliott Erwitt che ha scattato foto intense e significative sull’apartheid negli USA.
L'autore:
Mario Calabresi è un giornalista e scrittore italiano, direttore del quotidiano La Stampa. Figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972 quando Mario aveva solo due anni. Dopo la laurea in Storia e l'Istituto per la formazione al giornalismo, lavora, prima all'ANSA come cronista parlamentare e poi nella redazione politica de "La Repubblica".
Passa poi a "La Stampa" giornale del quale diventa direttore nel 2009 a soli 39 anni.
Nel 2002 è stato insignito del Premio Ischia di giornalismo in ricordo di Angelo Rizzoli, riservato ai giornalisti under 35.
Nel 2011 gli è stato assegnato il Premio "È giornalismo".
Mario Calabresi è un giornalista e scrittore italiano, direttore del quotidiano La Stampa. Figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972 quando Mario aveva solo due anni. Dopo la laurea in Storia e l'Istituto per la formazione al giornalismo, lavora, prima all'ANSA come cronista parlamentare e poi nella redazione politica de "La Repubblica".
Passa poi a "La Stampa" giornale del quale diventa direttore nel 2009 a soli 39 anni.
Nel 2002 è stato insignito del Premio Ischia di giornalismo in ricordo di Angelo Rizzoli, riservato ai giornalisti under 35.
Nel 2011 gli è stato assegnato il Premio "È giornalismo".