20 febbraio 2020 - "Le tre del mattino" di Gianrico Carofiglio
Titolo: Le tre del mattino
Autore: Gianrico Carofiglio
Anno di prima pubblicazione: 2'017
Pagine: 165
In breve
Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È così che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l'uno nell'altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Un viaggio avventuroso e struggente sull'orizzonte della vita. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature più delicate, Gianrico Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell'amore, del talento.(fonte www.ibs.it)
Discussione
I pareri durante la discussione sono molto omogenei: viene sottolineata la fluidità della scrittura, che è intima e struggente ma allo stesso tempo "leggera". A questa leggerezza corrisponde una profondità di argomenti trattati e di sentimenti notevole: il modo di vivere l'adolescenza, l'iniziazione all'età adulta, il suicidio, la sessualità, l'amore, le difficoltà di comunicare e capirsi, la malattia...
Viene sottolineata la notevole capacità dello scrittore di descrivere gli ambienti, siano essi ristretti, o di più ampio respiro come una città intera. Carofiglio è stato capace di restituire l'anima della città di Marsiglia e una lettrice sottolinea come il racconto le abbia fatto venire voglia di visitarla al più presto.
La particolare natura della vicenda narrata ha portato alcune lettrici a raccontare storie personali: il rapporto con i loro figli, tra i figli e i loro mariti, o di loro stesse con i propri genitori raccontando similitudini e divergenze con la storia raccontata.
Un altro interessante spunto di riflessione dato dal romanzo è stato quello relativo allo scorrere del tempo: il tempo perduto ("Si è fatto tardi molto presto." cit.) che non ritorna e l'invito a vivere pienamente il presente ma anche la sensazione che non sia mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita o per recuperare un legame che sembra vacillante o perduto.
Una lettrice sottolinea come sia, di fatto, un romanzo di formazione, ma per tutti e due i protagonisti. I tre giorni insieme hanno portato entrambi a crescere in modi diversi: il più giovane nel senso classico del termine e il più grande nel senso di arrivare a comprendere come sia possibile affrontare con maggiore serenità e gioia di vivere la fase più matura della sua esistenza.
L’autore
Gianrico Carofiglio (Bari, 30 maggio 1961), magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore, Pubblico Ministero e come Sostituto Procuratore alla Direzione distrettuale antimafia. È stato eletto senatore per il Partito Democratico nel 2008. Il suo primo romanzo è del 2002, "Testimone inconsapevole", edito da Sellerio. Con quest'opera Carofiglio ha inaugurato il legal thriller italiano. Il romanzo, che introduce il personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri, ottiene vari riconoscimenti riservati alle opere prime. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo "Il passato è una terra straniera" (Rizzoli, 2004), premio Bancarella 2005, da cui è tratto l'omonimo film prodotto da Fandango nel 2008; "Il bordo vertiginoso" delle cose (Rizzoli 2013), La casa nel bosco (scritto con il fratello Francesco, 2014). Tra le più recenti pubblicazioni Einaudi si ricordano: "Le tre del mattino" (2017) e "La misura del tempo" (2019). Premio Speciale alla carriera della XXVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2016. (fonte www.ibs.it)
Autore: Gianrico Carofiglio
Anno di prima pubblicazione: 2'017
Pagine: 165
In breve
Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È così che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l'uno nell'altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Un viaggio avventuroso e struggente sull'orizzonte della vita. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature più delicate, Gianrico Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell'amore, del talento.(fonte www.ibs.it)
Discussione
I pareri durante la discussione sono molto omogenei: viene sottolineata la fluidità della scrittura, che è intima e struggente ma allo stesso tempo "leggera". A questa leggerezza corrisponde una profondità di argomenti trattati e di sentimenti notevole: il modo di vivere l'adolescenza, l'iniziazione all'età adulta, il suicidio, la sessualità, l'amore, le difficoltà di comunicare e capirsi, la malattia...
Viene sottolineata la notevole capacità dello scrittore di descrivere gli ambienti, siano essi ristretti, o di più ampio respiro come una città intera. Carofiglio è stato capace di restituire l'anima della città di Marsiglia e una lettrice sottolinea come il racconto le abbia fatto venire voglia di visitarla al più presto.
La particolare natura della vicenda narrata ha portato alcune lettrici a raccontare storie personali: il rapporto con i loro figli, tra i figli e i loro mariti, o di loro stesse con i propri genitori raccontando similitudini e divergenze con la storia raccontata.
Un altro interessante spunto di riflessione dato dal romanzo è stato quello relativo allo scorrere del tempo: il tempo perduto ("Si è fatto tardi molto presto." cit.) che non ritorna e l'invito a vivere pienamente il presente ma anche la sensazione che non sia mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita o per recuperare un legame che sembra vacillante o perduto.
Una lettrice sottolinea come sia, di fatto, un romanzo di formazione, ma per tutti e due i protagonisti. I tre giorni insieme hanno portato entrambi a crescere in modi diversi: il più giovane nel senso classico del termine e il più grande nel senso di arrivare a comprendere come sia possibile affrontare con maggiore serenità e gioia di vivere la fase più matura della sua esistenza.
L’autore
Gianrico Carofiglio (Bari, 30 maggio 1961), magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore, Pubblico Ministero e come Sostituto Procuratore alla Direzione distrettuale antimafia. È stato eletto senatore per il Partito Democratico nel 2008. Il suo primo romanzo è del 2002, "Testimone inconsapevole", edito da Sellerio. Con quest'opera Carofiglio ha inaugurato il legal thriller italiano. Il romanzo, che introduce il personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri, ottiene vari riconoscimenti riservati alle opere prime. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo "Il passato è una terra straniera" (Rizzoli, 2004), premio Bancarella 2005, da cui è tratto l'omonimo film prodotto da Fandango nel 2008; "Il bordo vertiginoso" delle cose (Rizzoli 2013), La casa nel bosco (scritto con il fratello Francesco, 2014). Tra le più recenti pubblicazioni Einaudi si ricordano: "Le tre del mattino" (2017) e "La misura del tempo" (2019). Premio Speciale alla carriera della XXVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2016. (fonte www.ibs.it)