20 marzo 2014 - "Fai bei sogni" di Massimo Gramellini
Titolo: Fai bei sogni
Autore: Massimo Gramellini
Anno di pubblicazione: 2012
Casa Editrice: Longanesi
Pagine 216
Trama
E’ un romanzo autobiografico in cui l’Autore racconta il proprio percorso interiore per superare il dolore e il senso di abbandono dovuti alla morte della madre sopraggiunta quando lui aveva nove anni.
Il romanzo inizia nel presente e si svolge come un lungo flashback che termina pochi capitoli prima della conclusione.
Come ogni anno Massimo si reca da Madrina, vecchia amica di famiglia, per andare insieme alla tomba della mamma, ma quell’anno Madrina, avendo compreso che egli è ancora all’oscuro delle reali circostanze in cui il decesso si verificò, gli consegna una busta dicendo “Dopo quarant’anni sarebbe ora che qualcuno ti dicesse la verità”.
Qui inizia la narrazione della sua vita vissuta senza affetti (almeno dimostrati), senza figure di riferimento, con un profondo senso di abbandono, che fanno maturare in lui un carattere debole e insicuro fortemente condizionato dalle proprie paure. Questo lo porta a scelte sbagliate, a relazioni deludenti, finchè incontra l’anima gemella Elisa, che lo aiuterà ad affrontare le sfide provenienti dall’infanzia.
Solo allora sarà in grado di rielaborare il lutto, di colmare il vuoto, di comprendere e perdonare, di riconciliarsi con se stesso.
Discussione
I commenti dei lettori del gruppo sono stati molto contrastanti e per questo la discussione è stata particolarmente vivace.
Per quello che riguarda la narrazione, i sostenitori apprezzano lo stile narrativo semplice che rende la lettura estremamente scorrevole, i detrattori, invece, credono che proprio l’ironia, pur alleggerendo la lettura, spezza l’introspezione psicologica e toglie drammaticità agli eventi. Alcuni hanno apprezzato l'aver trattato un tema così profondo con una certa leggerezza, altri l'hanno trovato banale e per questo il libro "non ha lasciato molto".
Secondo una lettrice il libro "è molto profondo. C'è un percorso dell’anima per superare la difficoltà di affrontare la realtà toccante”.
Un’altra lettrice condivide questo giudizio e aggiunge che quando legge tende ad identificarsi nei personaggi, a trovare qualcosa di sé e questo tipo di narrazioni la coinvolge più di una trama intricata.
Altre lettrici sottolineano come elemento positivo il fatto che l’autore abbia una grande capacità di rievocare emozioni dell’infanzia con un linguaggio adulto. Si constata quanta fatica abbia dovuto compiere per esporre al mondo un episodio così intimo e privato.
L'autore
Nato nel 1960 a Torino da una famiglia originaria della Romagna, dopo gli studi in giurisprudenza, comincia a collaborare con le redazioni sportive di diverse testate.
Nel 1991 passa dal calcio alla politica, diventando corrispondente da Montecitorio. Poi dal 1999 incomincia a scrivere sulla prima pagina de La Stampa, in taglio basso, il Buongiorno: un corsivo di ventidue righe a commento di uno dei fatti della giornata. La rubrica, negli anni, si impone come un cult. Da tempo collabora con la trasmissione televisiva "Che tempo che fa" di Rai Tre.
Autore: Massimo Gramellini
Anno di pubblicazione: 2012
Casa Editrice: Longanesi
Pagine 216
Trama
E’ un romanzo autobiografico in cui l’Autore racconta il proprio percorso interiore per superare il dolore e il senso di abbandono dovuti alla morte della madre sopraggiunta quando lui aveva nove anni.
Il romanzo inizia nel presente e si svolge come un lungo flashback che termina pochi capitoli prima della conclusione.
Come ogni anno Massimo si reca da Madrina, vecchia amica di famiglia, per andare insieme alla tomba della mamma, ma quell’anno Madrina, avendo compreso che egli è ancora all’oscuro delle reali circostanze in cui il decesso si verificò, gli consegna una busta dicendo “Dopo quarant’anni sarebbe ora che qualcuno ti dicesse la verità”.
Qui inizia la narrazione della sua vita vissuta senza affetti (almeno dimostrati), senza figure di riferimento, con un profondo senso di abbandono, che fanno maturare in lui un carattere debole e insicuro fortemente condizionato dalle proprie paure. Questo lo porta a scelte sbagliate, a relazioni deludenti, finchè incontra l’anima gemella Elisa, che lo aiuterà ad affrontare le sfide provenienti dall’infanzia.
Solo allora sarà in grado di rielaborare il lutto, di colmare il vuoto, di comprendere e perdonare, di riconciliarsi con se stesso.
Discussione
I commenti dei lettori del gruppo sono stati molto contrastanti e per questo la discussione è stata particolarmente vivace.
Per quello che riguarda la narrazione, i sostenitori apprezzano lo stile narrativo semplice che rende la lettura estremamente scorrevole, i detrattori, invece, credono che proprio l’ironia, pur alleggerendo la lettura, spezza l’introspezione psicologica e toglie drammaticità agli eventi. Alcuni hanno apprezzato l'aver trattato un tema così profondo con una certa leggerezza, altri l'hanno trovato banale e per questo il libro "non ha lasciato molto".
Secondo una lettrice il libro "è molto profondo. C'è un percorso dell’anima per superare la difficoltà di affrontare la realtà toccante”.
Un’altra lettrice condivide questo giudizio e aggiunge che quando legge tende ad identificarsi nei personaggi, a trovare qualcosa di sé e questo tipo di narrazioni la coinvolge più di una trama intricata.
Altre lettrici sottolineano come elemento positivo il fatto che l’autore abbia una grande capacità di rievocare emozioni dell’infanzia con un linguaggio adulto. Si constata quanta fatica abbia dovuto compiere per esporre al mondo un episodio così intimo e privato.
L'autore
Nato nel 1960 a Torino da una famiglia originaria della Romagna, dopo gli studi in giurisprudenza, comincia a collaborare con le redazioni sportive di diverse testate.
Nel 1991 passa dal calcio alla politica, diventando corrispondente da Montecitorio. Poi dal 1999 incomincia a scrivere sulla prima pagina de La Stampa, in taglio basso, il Buongiorno: un corsivo di ventidue righe a commento di uno dei fatti della giornata. La rubrica, negli anni, si impone come un cult. Da tempo collabora con la trasmissione televisiva "Che tempo che fa" di Rai Tre.