21 febbraio 2019 – “Un uomo al timone” di Nina Stibbe
Titolo: Un uomo al timone
Autore: Nina Stibbe
Anno di prima pubblicazione: 2014
Pagine: 336
In breve
Non è facile essere una madre divorziata nell'Inghilterra del 1970. Quando un'eccentrica drammaturga mancata, con una certa inclinazione per le sregolatezze, si trasferisce dalla città in un villaggio insieme ai tre figli, al cane e ad alcuni pony, la minuscola comunità locale accoglie il loro arrivo con un misto sconcertante di ostilità e sospetto che li sospinge ai margini di qualunque evento. Lizzie, la voce narrante, mette subito a fuoco il problema, complice la savia sorella maggiore: per essere credibili, i Vogel hanno bisogno di un capofamiglia, di un nuovo uomo al timone. Le due ragazzine stilano così una lista dei partiti più appetibili della zona e si adoperano per attirarli a casa loro, uno alla volta, e offrirli in pasto alla bellissima, imprevedibile madre. Chi scegliere tra il pragmatico dottor Kaufmann e il reverendo Derek, il ''piccolo vicario idiota''? Forse meglio puntare su Mr Longlady (a spese della povera Mrs Longlady)? O sul veterinario, che per una famiglia fornita di parecchi animali è una risorsa preziosa? Tra amicizie tentate ed evaporate, truffe, piccoli drammi quotidiani e guai seri, mentre Piccolo Jack, il fratellino minore, patisce più di tutti l'isolamento forzato e lo manifesta in modo vistoso, l'impresa guidata da Lizzie sembra destinata al fallimento. Ma forse l'uomo giusto non è sulla lista, e per trovarlo bisognerà imparare a guardare meglio, o semplicemente un po' più in là. Disarmante onestà, umorismo inglese e disincanto per una commedia sulla difficile arte di crescere tra adulti che non si comportano come tali.
Discussione
La maggior parte delle lettrici non ha apprezzato il romanzo, una sola lo ha gradito perché lo ha letto senza aspettative e lo ha trovato a tratti ironico.
E’ una storia moderna che racconta la famiglia moderna ma le situazioni sono esasperate e poco credibili. Nonostante la storia raccontata sia drammatica non lascia nulla e la lettura risulta noiosa. Unica nota positiva è la qualità della scrittura.
L’autrice
Nata nel 1962, Nina è cresciuta nel Leicestershire rurale, in Inghilterra, in una famiglia monoparentale. Nel 1982, lasciò Leicestershire per lavorare come tata nella famiglia di Mary-Kay Wilmers per due anni, alla 55 Gloucester Crescent, a Londra, occupandosi dei due figli di Mary-Kay. All'epoca Gloucester Avenue era la casa di una serie di figure artistiche e letterarie degne di nota, tra cui Alan Bennett, Jonathan Miller, Claire Tomalin e Michael Frayn. Questo ambiente letterario le era completamente nuovo. Durante questo periodo, Nina scrisse lettere a sua sorella Victoria, di nuovo nel Leicestershire, descrivendo dettagliatamente le sue esperienze come baby sitter tra l'élite letteraria. Queste lettere sono diventate la base di Love, Nina: Despatches from Family Life, che è stata selezionata per il premio Waterstones Book of the Year e ha vinto il libro di saggistica dell'anno ai National Book Awards 2014.Dopo aver lasciato la famiglia Wilmers, Stibbe ha studiato scienze umanistiche al Thames Polytechnic. Nel 1990 inizia a lavorare come assistente marketing presso Harcourt Brace Jovanovich, poi come rappresentante per la Open University Press e infine per Routledge, diventando redattore di commissione. Nel 2002 si è trasferita in Cornovaglia con il suo partner, Mark Nunn, che ha incontrato vivendo a Gloucester Crescent, e i loro figli Eva e Alf.
Nel 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo, Man at the Helm (Un uomo al timone).
Nel 2016, Love, Nina: Despatches from Family Life è stata adattata da Nick Hornby per la BBC, come Love, Nina, con Faye Marsay nel ruolo del protagonista e Helena Bonham Carter.
Autore: Nina Stibbe
Anno di prima pubblicazione: 2014
Pagine: 336
In breve
Non è facile essere una madre divorziata nell'Inghilterra del 1970. Quando un'eccentrica drammaturga mancata, con una certa inclinazione per le sregolatezze, si trasferisce dalla città in un villaggio insieme ai tre figli, al cane e ad alcuni pony, la minuscola comunità locale accoglie il loro arrivo con un misto sconcertante di ostilità e sospetto che li sospinge ai margini di qualunque evento. Lizzie, la voce narrante, mette subito a fuoco il problema, complice la savia sorella maggiore: per essere credibili, i Vogel hanno bisogno di un capofamiglia, di un nuovo uomo al timone. Le due ragazzine stilano così una lista dei partiti più appetibili della zona e si adoperano per attirarli a casa loro, uno alla volta, e offrirli in pasto alla bellissima, imprevedibile madre. Chi scegliere tra il pragmatico dottor Kaufmann e il reverendo Derek, il ''piccolo vicario idiota''? Forse meglio puntare su Mr Longlady (a spese della povera Mrs Longlady)? O sul veterinario, che per una famiglia fornita di parecchi animali è una risorsa preziosa? Tra amicizie tentate ed evaporate, truffe, piccoli drammi quotidiani e guai seri, mentre Piccolo Jack, il fratellino minore, patisce più di tutti l'isolamento forzato e lo manifesta in modo vistoso, l'impresa guidata da Lizzie sembra destinata al fallimento. Ma forse l'uomo giusto non è sulla lista, e per trovarlo bisognerà imparare a guardare meglio, o semplicemente un po' più in là. Disarmante onestà, umorismo inglese e disincanto per una commedia sulla difficile arte di crescere tra adulti che non si comportano come tali.
Discussione
La maggior parte delle lettrici non ha apprezzato il romanzo, una sola lo ha gradito perché lo ha letto senza aspettative e lo ha trovato a tratti ironico.
E’ una storia moderna che racconta la famiglia moderna ma le situazioni sono esasperate e poco credibili. Nonostante la storia raccontata sia drammatica non lascia nulla e la lettura risulta noiosa. Unica nota positiva è la qualità della scrittura.
L’autrice
Nata nel 1962, Nina è cresciuta nel Leicestershire rurale, in Inghilterra, in una famiglia monoparentale. Nel 1982, lasciò Leicestershire per lavorare come tata nella famiglia di Mary-Kay Wilmers per due anni, alla 55 Gloucester Crescent, a Londra, occupandosi dei due figli di Mary-Kay. All'epoca Gloucester Avenue era la casa di una serie di figure artistiche e letterarie degne di nota, tra cui Alan Bennett, Jonathan Miller, Claire Tomalin e Michael Frayn. Questo ambiente letterario le era completamente nuovo. Durante questo periodo, Nina scrisse lettere a sua sorella Victoria, di nuovo nel Leicestershire, descrivendo dettagliatamente le sue esperienze come baby sitter tra l'élite letteraria. Queste lettere sono diventate la base di Love, Nina: Despatches from Family Life, che è stata selezionata per il premio Waterstones Book of the Year e ha vinto il libro di saggistica dell'anno ai National Book Awards 2014.Dopo aver lasciato la famiglia Wilmers, Stibbe ha studiato scienze umanistiche al Thames Polytechnic. Nel 1990 inizia a lavorare come assistente marketing presso Harcourt Brace Jovanovich, poi come rappresentante per la Open University Press e infine per Routledge, diventando redattore di commissione. Nel 2002 si è trasferita in Cornovaglia con il suo partner, Mark Nunn, che ha incontrato vivendo a Gloucester Crescent, e i loro figli Eva e Alf.
Nel 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo, Man at the Helm (Un uomo al timone).
Nel 2016, Love, Nina: Despatches from Family Life è stata adattata da Nick Hornby per la BBC, come Love, Nina, con Faye Marsay nel ruolo del protagonista e Helena Bonham Carter.