21 novembre 2013 - "La collina del vento" di Carmine Abate
Titolo: La collina del vento
Autore: Carmine Abate
Anno di pubblicazione: 2012
Casa Editrice: Mondadori - Collana Scrittori Italiani e Stranieri
Pagine 264
ISBN 9788804608769
Premi e riconoscimenti: Premio Campiello 2012
Trama
Il romanzo narra le vicende di una famiglia calabrese, gli Arcuri, attraverso quattro generazioni. La famiglia vive sulle pendici del Rossarco, enigmatica collina a pochi chilometri dal mar Jonio, da cui il patriarca Alberto ha ottenuto con fatica e sudore il frutto della terra.
Dopo di lui suo figlio Arturo continua il duro lavoro, e trasmette al figlio Michelangelo, che sarà il primo a studiare e diventare maestro, l’amore per quella collina, che costituisce il luogo sacro delle origini, ma è anche simbolo di una terra vitale e della forza morale della famiglia.
Quando il celebre archeologo Paolo Orsi sale sul Rossarco alla ricerca della mitica città di Krimisa, la campagna di scavi si tinge di giallo.
Sullo sfondo, e non solo, le vicende della storia italiana, dalla Grande Guerra agli anni cupi del fascismo, dalle prepotenze mafiose del latifondista locale alla liberazione e alla rinascita di una nazione.
Testimone di questa resistenza ai soprusi e di questa unione della famiglia oltre ogni divergenza è Michelangelo Arcuri che, prossimo alla fine, racconta al figlio Rino eventi e segreti.
Autore: Carmine Abate
Anno di pubblicazione: 2012
Casa Editrice: Mondadori - Collana Scrittori Italiani e Stranieri
Pagine 264
ISBN 9788804608769
Premi e riconoscimenti: Premio Campiello 2012
Trama
Il romanzo narra le vicende di una famiglia calabrese, gli Arcuri, attraverso quattro generazioni. La famiglia vive sulle pendici del Rossarco, enigmatica collina a pochi chilometri dal mar Jonio, da cui il patriarca Alberto ha ottenuto con fatica e sudore il frutto della terra.
Dopo di lui suo figlio Arturo continua il duro lavoro, e trasmette al figlio Michelangelo, che sarà il primo a studiare e diventare maestro, l’amore per quella collina, che costituisce il luogo sacro delle origini, ma è anche simbolo di una terra vitale e della forza morale della famiglia.
Quando il celebre archeologo Paolo Orsi sale sul Rossarco alla ricerca della mitica città di Krimisa, la campagna di scavi si tinge di giallo.
Sullo sfondo, e non solo, le vicende della storia italiana, dalla Grande Guerra agli anni cupi del fascismo, dalle prepotenze mafiose del latifondista locale alla liberazione e alla rinascita di una nazione.
Testimone di questa resistenza ai soprusi e di questa unione della famiglia oltre ogni divergenza è Michelangelo Arcuri che, prossimo alla fine, racconta al figlio Rino eventi e segreti.
Discussione
Il romanzo è stato apprezzato moltissimo da tutti i partecipanti. Ciò che ha colpito maggiormente è la descrizione dei luoghi e la caratterizzazione dei personaggi, che trasmettono sensazioni profonde senza essere prolisse. “Sembra di essere lì” sostiene qualcuno “sembra di sentire il profumo, di vedere la sulla rossa ondeggiare al soffio del vento”.
Il Rossarco non è un semplice campo coltivato, diventa la radice stessa della famiglia e il grande olivo centrale appare come il tempio in cui si confermano l’unione e la forza morale della famiglia.
I personaggi sono descritti attraverso le vicende individuali (che però tornano sempre a confluire nella famiglia), gli amori, le sofferenze, le preoccupazioni, ma sembra di averli davanti agli occhi anche fisicamente. C’è chi sostiene “Arturo doveva essere anche bello!” E’ il personaggio che più conquista tutti.
Alcuni ritrovano nella narrazione i racconti ascoltati da chi ha condotto quella vita, sia pure in altri luoghi; in fondo il lavoro dei campi si assomiglia dappertutto e fino a mezzo secolo fa era veramente duro. Si ritrova dunque un po’ della storia di tutti.
L'autore
Carmine Abate nasce in Calabria nel 1954. E' uno scrittore italiano, autore di numerosi racconti, romanzi e saggi prevalentemente incentrati sui temi dei migranti e degli incontri tra le culture. Ha studiato in Italia e si è laureato presso l'Università di Bari. Successivamente ha vissuto in Germania e, da oltre dieci anni, vive in Trentino, dove esercita la professione di insegnante.
Il romanzo è stato apprezzato moltissimo da tutti i partecipanti. Ciò che ha colpito maggiormente è la descrizione dei luoghi e la caratterizzazione dei personaggi, che trasmettono sensazioni profonde senza essere prolisse. “Sembra di essere lì” sostiene qualcuno “sembra di sentire il profumo, di vedere la sulla rossa ondeggiare al soffio del vento”.
Il Rossarco non è un semplice campo coltivato, diventa la radice stessa della famiglia e il grande olivo centrale appare come il tempio in cui si confermano l’unione e la forza morale della famiglia.
I personaggi sono descritti attraverso le vicende individuali (che però tornano sempre a confluire nella famiglia), gli amori, le sofferenze, le preoccupazioni, ma sembra di averli davanti agli occhi anche fisicamente. C’è chi sostiene “Arturo doveva essere anche bello!” E’ il personaggio che più conquista tutti.
Alcuni ritrovano nella narrazione i racconti ascoltati da chi ha condotto quella vita, sia pure in altri luoghi; in fondo il lavoro dei campi si assomiglia dappertutto e fino a mezzo secolo fa era veramente duro. Si ritrova dunque un po’ della storia di tutti.
L'autore
Carmine Abate nasce in Calabria nel 1954. E' uno scrittore italiano, autore di numerosi racconti, romanzi e saggi prevalentemente incentrati sui temi dei migranti e degli incontri tra le culture. Ha studiato in Italia e si è laureato presso l'Università di Bari. Successivamente ha vissuto in Germania e, da oltre dieci anni, vive in Trentino, dove esercita la professione di insegnante.